[Recensione] Homecoming (Star Trek: Voyager) - Christie Golden


Homecoming è una duologia scritta dall'autrice americana Christie Golden, ambientata immediatamente dopo l'episodio conclusivo della serie di Star Trek: Voyager, Endgame, durante il quale l'equipaggio della U.S.S. Voyager riesce a tornare finalmente nel Quadrante Alpha dopo sette anni di peregrinazioni dall'altra parte della galassia.
La serie viene pubblicata tra il giugno e il luglio 2003 per la Pocket Books.

Homecoming (#1)

Dalla quarta di copertina: Dopo sette lunghi anni nel Quadrante Delta, l'equipaggio della nave stellare Voyager affronta ora il mondo più strano di tutti: casa. Per l'Ammiraglio Kathryn Janeway e i suoi valorosi ufficiali, il miracoloso ritorno della Voyager porta nuovi onori e responsabilità, ricongiungimenti con persone care perse da tempo e per alcuni, come il Dottore e Sette di Nove, la sfida di forgiare nuove vite in una Federazione che sembra avere poco posto per loro.

Ma anche se Janeway e gli altri vanno per la loro strada, inseguendo nuove avventure e opportunità, una misteriosa piaga cibernetica colpisce la Terra, trasformando uomini, donne e bambini innocenti in una generazione completamente nuova di Borg. Ora l'intero pianeta rischia l'assimilazione, e la colpa potrebbe essere nientemeno che della Voyager!

The Farther Shore (#2)

Dalla quarta di copertina: Quando un'inarrestabile piaga Borg scoppia sulla Terra, la colpa ricade rapidamente sull'equipaggio appena tornato a casa della nave stellare Voyager. Kathryn Janeway e gli altri hanno portato inconsapevolmente questa insidiosa infezione con loro? Molti nella Flotta Stellare pensano di sì e, in particolare, Sette di Nove cade sotto un alone di sospetto.

Ora, con un piccolo aiuto fornito dall'ammiraglia della Flotta, la U.S.S. Enterprise, l'Ammiraglio Janeway deve riunire il suo equipaggio in un disperato, ultimo tentativo di scoprire la vera fonte del contagio e salvare la Terra stessa dall'assimilazione in un nuovo vorace collettivo Borg.

Ma il tempo sta per scadere.

La Voyager è tornata a casa solo per assistere alla fine dell'umanità?

***

Star Trek: Voyager si conclude il 23 maggio 2001 con il doppio episodio Endgame, alla fine del quale (e dopo ben sette anni di vagabondaggi) la U.S.S. Voyager ritorna finalmente nel Quadrante Alpha, a pochi anni luce dalla Terra, tramite l'utilizzo di un corridoio di transcurvatura Borg. L'ultima scena dell'episodio ci mostra il ponte di comando del vascello di classe Intrepid in penombra, con il Capitano Janeway, ufficiale comandante della Voyager, che ordina di tracciare una rotta verso il pianeta.

A livello canonico, l'unica cosa che sappiamo è che Kathryn Janeway verrà promossa al rango di Ammiraglio, come mostrato nel film di Star Trek: La Nemesi; che Sette di Nove a un certo punto si unirà ai Fenris Ranger; e che Icheb, completati gli studi in Accademia, scalerà le gerarchie della Flotta fino al grado di Tenente, morendo per mano della stessa Sette dopo che alcuni ricettatori lo privarono delle componenti Borg che lo tenevano in vita (negli ultimi due casi, i riferimenti possono essere trovati in Star Trek: Picard).

La duologia scritta da Christie Golden, che prende il nome dal primo libro, si inserisce in quel filone di romanzi non canonici appartenente all'universo espanso di Star Trek, partendo laddove Endgame ci aveva lasciati, quindi sulla via del ritorno verso la Terra. Grazie alla presenza dell'Enterprise, il Consigliere Troi viene inviata sulla Voyager per aiutare i membri dell'equipaggio ad abituarsi gradualmente all'idea di essere, finalmente, ritornati a casa dopo sette anni di lotte continue, permettendo anche alla giovane Naomi Wildman di superare le prime diffidenze nell'incontrare il padre, mai veramente conosciuto.

Ma una volta giunti sulla Terra, dopo i festeggiamenti in loro onore, il loro riunirsi alle proprie famiglie, ai propri amici, dopo essere stati, eventualmente, riassegnati a nuovi incarichi (il Comandante Tuvok inizierà a insegnare all'Accademia, presso la quale Icheb viene accettato ed entrerà come Cadetto), il caos dilaga.

B'Elanna Torres, Capo Ingegnere della Voyager per sette anni e ora Tenente Comandante, va su Boreth per cercare la madre, intraprendendo a sua volta l'ordalia prevista dalla cultura Klingon, lasciando indietro il marito, il Tenente Comandante Tom Paris, e la neonata figlia Miral; il Dottore viene arrestato poco dopo aver avuto una conversazione con Oliver Baines, grandissimo fan del Medico Olografico d'Emergenza e ossessionato dai diritti degli ologrammi, al punto da scatenare una rivolta; Sette di Nove e Icheb vengono prelevati e incarcerati in seguito alla diffusione di un virus che trasforma i più deboli in droni Borg. E, pare, la colpa di tutto ciò viene attribuita all'equipaggio della Voyager appena ritornato.

Ovviamente si scoprirà che le 150 anime dell'equipaggio della Voyager non hanno responsabilità di sorta e che il tutto è nato da una cospirazione interna, il cui obiettivo sembrerebbe essere quello di creare una Collettività Borg separata da quella presente nel Quadrante Delta, con una regina tutta sua.

Opinione personale. Mi sono avvicinata a questa duologia spinta soprattutto dalla necessità di trovare una conclusione che sapesse di "completezza" in merito al finale della serie, che ho sempre amato alla follia, ma che lasciava comunque con l'amaro in bocca.
Sia in Star Trek: The Next Generation (1987-1994) che in Star Trek: Deep Space Nine (1992-1999) abbiamo avuto due finali con i controfiocchi: All Good Things... (Ieri, oggi, domani, in italiano) e What You Leave Behind (Quel che si lascia, nella traduzione italiana), infatti, davano una conclusione più o meno definitiva a quanto raccontato fino a quel momento. Nel caso di The Next Generation, addirittura, fornendo uno spiraglio che avrebbe permesso di arrivare alla realizzazione di ben quattro film con gli stessi protagonisti (Generazioni, Primo Contatto, Insurrezione e La Nemesi).

I ritmi dei primissimi capitoli sono lenti, servono a raccontare una "normalità" alla quale non siamo abituati, con numerosi debriefing dell'equipaggio, celebrazioni, promozioni, reintegrazione di quasi 150 individui (due ex-Borg e un ologramma senziente compresi) in una realtà ormai loro estranea. In alcuni casi, a mio avviso, si scade se non nel ridicolo, nella "banalità" della situazione descritta, portando il lettore a chiedersi: «E allora? Adesso cosa succede?»

Mi si potrebbe rimproverare che non deve succedere necessariamente qualcosa, che la vita di tutti i giorni è "banale", in un certo qual modo, non deve avere necessariamente un senso (e, a grandi linee, sarei d'accordo, non fraintendetemi). Ma mi aspettavo, forse, qualcosa di più "movimentato", con una narrazione più "omogenea" e "fluida" - cosa che, almeno fino a metà del primo volume, non mi pare di cogliere.
I "problemi" di scrittura sembrano risolversi quando ci si avvicina, finalmente, al clou della narrazione: anziani e bambini, quindi individui "deboli", vengono colpiti da un misterioso virus che li trasforma in Borg, portando gli ufficiali più alti in grado all'interno della gerarchia della Flotta Stellare a guardare poco di buon'occhio Janeway e il suo equipaggio, incolpati di essere la causa dell'infezione.

La duologia, quindi, mi ha poco soddisfatta nel suo complesso, in quanto mi aspettavo qualcosa di "diverso" rispetto a quanto presentato dalla Golden, di meno "banale" forse, di meno "tirato per i capelli" - sensazione che ho avuto con il procedere della lettura.
C'è da dire che, probabilmente, il mio giudizio è fortemente influenzato dal fatto che Star Trek: Voyager è, forse, la mia serie Trek preferita, motivo per il quale rischio di essere molto più "severa" nell'offrire giudizi in merito ai libri legati direttamente ai suoi protagonisti.

Anche in questo caso, i romanzi non sono stati tradotti in italiano e si trovano solo in lingua inglese (o in lingua tedesca). Di seguito trovate la lista di romanzi post-Endgame pubblicati fino a oggi:

- Homecoming (Homecoming #1) - Christie Golden
- The Farther Shore (Homecoming #2) - Christie Golden
- Old Wounds (Spirit Walk #1) - Christie Golden
- Enemy of my Enemy (Spirit Walk #2) - Christie Golden
- Star Trek: Destiny (Star Trek crossover) - David Mack
- Before Dishonor (The Next Generation Pocket Books) - Peter David
- Full Circle (Full Circle Project #1) - Kirsten Beyer
- Unworthy (Full Circle Project #2) - Kirsten Beyer
- Children of the Storm (Full Circle Project #3) - Kirsten Beyer
- The Eternal Tide (Full Circle Project #4) - Kirsten Beyer
- Protectors (Full Circle Project #5) - Kirsten Beyer
- Acts of Contrition (Full Circle Project #6) - Kirsten Beyer
- Atonement (Full Circle Project #7) - Kirsten Beyer
- A Pocket Full of Lies Full Circle Project #8) - Kirsten Beyer
- Architects of Infinity (Full Circle Project #9) - Kirsten Beyer
- To Lose the Earth (Full Circle Project #10) - Kirsten Beyer

Potete trovare la recensione alla serie Full Circle Project, scritta da Kirsten Beyer tra il marzo 2009 e l'ottobre 2020, all'interno del blog. Il romanzo Before Dishonor e la trilogia di Star Trek: Destiny sono collocati temporalmente prima della serie scritta dalla Beyer, il cui romanzo di apertura (Full Circle) tira le fila degli avvenimenti precedentemente narrati dal punto di vista dei protagonisti di Star Trek: Voyager, poco analizzato nei romanzi suddetti (dove compaiono solo Kathryn Janeway e Sette di Nove).


Commenti

  1. Come vorrei poter leggere pure io questi splendidi libri, la mia collezione di star trek crescerebbe in modo esponenziale conoscendo l'inglese.

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  2. Mi dispiace veramente tanto che questi libri (come tantissimi altri) non siano stati tradotti in Italiano, mi sarebbe piaciuto leggerli anche a me.

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