[Recensione] STAR TREK: FEDERATION TRAVEL GUIDE e FEDERATION PASSPORT

Star Trek: Federation Travel Guide e Star Trek: Federation Passport sono due piccoli volumi, della reale dimensione di un passaporto, editi da Pocket Books rispettivamente nel 1997 e 1996.
Realizzati come una vera guida turistica per i principali mondi noti dell’universo di Star Trek e un vero passaporto, letti congiuntamente offrono una spensierata panoramica di cosa potrebbe capitare a un turista alle prese, ad esempio, con la ricerca di un ristorante su Vulcano o di un alloggio su Cardassia.

Lo Star Trek: Federation Passport, il volume meno corposo dei due, si presenta come un vero documento di viaggio, con gli spazi da compilare con i propri dati e tutte le normative che regolano i viaggi interplanetari ben spiegate, come la ben nota norma che vieta l’importazione di prodotti romulani senza apposita licenza.

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Una nota del presidente della Federazione Unita dei Pianeti Jaresh-Inyo introduce le pagine dedicate ai timbri e visti doganali. Considerando gli anni in cui Jaresho-Inyo ha ricoperto la carica presidenziale, tutti i riferimenti presenti in questo passaporto e, per estensione, anche quelli presenti nella Travel Guide, sono aggiornati alla serie Star Trek: Deep Space Nine.

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A completamento del Passaport troviamo delle schede informative sui pianeti più noti: Bajor, Vulcano, Terra, Ferenginar, Risa, Romulus,Qo’noS, Betazed, Cardassia e il Pianeta Vacanze visto nella Serie Classica. Ogni scheda, molto sintetica nei contenuti ma ricca di dettagli, presenta un profilo storico, geografico e culturale del pianeta, compilato grazie a informazioni canoniche tratte dalle varie serie televisive.
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È anche presente un breve commento sul tipo di accomodamenti proposti, il cibo locale (per Qo’noS, la patria Klingon, la nota sul cibo recita: Spesso vivo e non per deboli di cuore), lo shopping e gli avvisi di sicurezza (per Cardassia la relativa nota ricorda che, se arrestati, il sistema giudiziario prevede la presunzione di colpevolezza).
Due pagine sono dedicate ai comportamenti da tenere in caso di incontro con specie aliene ostili, nello specifico i Borg (“scappare”), i Tholiani (“qualunque iniziativa di approccio può portare alla guerra”) e i Jem’Hadar, e alle zone dove non recarsi: le Badlans e il pianeta Talos IV, dove l’ifrangere il divieto di avvicinamento comporta la pena di morte.
Ad aricchire il volume, davvero godibile e leggero, perfetto per una lettura veloce proprio in tempi di vacanze, troviamo delle bellissime immagini panoramiche dei vari pianeti e due cartoline da staccare e inviare ai propri amici, raffiguranti i giardini acquatici di Trill e il quartier generale della Flotta Stellare a San Francisco, sulla Terra.

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Se il Passport offre una panoramica veloce su questi mondi, è invece la Star Trek: Federation Travel Guide che approfondisce gli aspetti più intriganti dei vari pianeti. Dotata di un sistema di valutazione per le attrazioni locali, i ristoranti e gli alloggi, in una scala valore da 1 a 3, la guida propone una lista di locali per ogni pianeta, alcuni rigorosamente canonici, come il ristorante Sisko’s Creole Kitchen, e molti altri inventati per l’occasione ma estremamente coerenti, come  l’hotel The Meditation su Vulcano o il ristorante The Gul su Cardassia.
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Anche in questo volume vengono presi in analisi i pianeti principali dell’universo Trek come Betazed, Trill, Tera, Qo’noS, Cardassia, Vulcano, Ferenginar, Risa, Bajor a cui si aggiungono Angel One, Argellius II e il pianeta dei divertimenti di Omicron Delta. Lo spazio loro dedicato e più del doppio rispetto al Passport e le informazioni fornite sono molto esaustive.

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Sono poi inseriti dei consigli turistici su dove trovare, ad esempio, il miglior piatto di haggis, un piacevole bagno di fango o la più feroce partita a dom-jot (nel caso evitate i Nausicaani, se non volete rimetterci il cuore come un certo Capitano Jean-Luc Picard).

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Come il Passport presentava una compita lettera introduttiva del Presidente della Federazione, la Travel Guide è introdotta da una lettera dell’ambasciatrice Lwaxana Troi, il cui tono è perfettamente in linea con il personaggio: “So cosa state pensando… sul serio, lo so davvero. Dopotutto sono Betazoide!”

I due volumi sono una piacevolissima e veloce lettura (esclusivamente in lingua inglese, visto che non esiste un'edizione italiana), capace di rievocare le atmosfere delle serie televisive di Star Trek, facendo ripercorre momenti e situazioni visti sullo schermo. La scrittura è semplice ed immediata, adatta anche a chi l’inglese lo mastica poco. Essendo “prontuari di viaggio” devono abbracciare un linguaggio semplice, fruibile a tutti. L’integrazione delle informazioni canoniche con quelle aggiunte per l’occasione è sempre coerente e si potrebbe tranquillamente pensare che la compilazione di questi testi sia stata fatta con l’attenzione di chi si aspetta di vedere citati i dettagli qui proposti nelle future produzioni.

Al momento Star Trek: Federation Travel Guide e Star Trek: Federation Passport non sono più regolarmente in vendita. Possono però essere rintracciati su eBay e su Amazon.


Commenti

  1. Questa tipologia di libri guida sono i miei preferiti quanto si parla di fandom e poi molti non lo sanno, ma c'è un fondo di verità immenso in Star Trek... che dire... affascinanti!

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