[RECENSIONE] STAR TREK: THE NEXT GENERATION - FIRST CONTACT: PRIMO CONTATTO
📚TRAMA – PRIMO CONTATTO
Sono passati ben sei anni da quando il Capitano Jean-Luc
Picard (sir Patrick Stewart) è stato catturato e assimilato dai Borg. Dopo più
di un lustro, la Collettività è pronta ad avviare un secondo tentativo per
conquistare la Federazione. La Flotta Stellare ritiene che l'esperienza di
Picard come Locutus lo renda un "elemento instabile in una situazione critica"
e gli ordina, perciò, di rimanere indietro. Ma, quando lo scontro nel Settore
001 tra la Flotta Stellare e i Borg non va come previsto, il Capitano Picard e
l'equipaggio della nuova U.S.S. Enterprise decidono di disobbedire agli
ordini ricevuti e di unirsi alla lotta, seguendo i Borg trecento anni nel
passato proprio mentre Zefram Cochrane si prepara a lanciare il primo motore a
curvatura dell'umanità, la Phoenix, e a prendere il primo contatto con
una razza aliena.
Premettiamo questo: ho un profondissimo bias nei
confronti di questo film. Si attesta tra i miei preferiti, anzi: è sicuramente
il mio preferito. I motivi potrebbero essere vari: dal semplice ‘perché sì’ al
‘perché lo vidi, per la prima volta, con mia madre’. Sta di fatto che,
qualsiasi sia il motivo, lo ritengo il migliore. È tra i miei film preferiti
legati al franchise.
Il film inizia con Jean-Luc Picard, ufficiale comandante
dell’ammiraglia, afflitto da alcuni incubi relativi ai Borg, che vengono interrotti
da una trasmissione in ingresso proveniente dal Comando della Flotta Stellare.
Il Vice Ammiraglio Hayes informa Picard della presenza dei Borg nel Quadrante
Alpha, diretti verso il Settore 001 e la Terra; nonostante le proteste
dell’uomo, Hayes ordina all’Enterprise di pattugliare la Zona Neutrale,
area di cuscinetto tra i territori dell’Impero Stellare Romulano e quelli della
Federazione Unita dei Pianeti.
Nonostante gli ordini, l’Enterprise si unirà comunque
agli scontri, riuscendo a coordinare le forze federali dispiegate per
affrontare la minaccia Borg e a distruggere il Cubo inviato con l’obiettivo di
sottomettere e assimilare la Terra e la Federazione. Dopo aver salvato Worf e i
sopravvissuti della Defiant, ecco che l’imponente vascello di classe Sovereign
va all’inseguimento della sfera Borg sfuggita all’attacco delle forze congiunte
federali, con la risultante che l’Enterprise si ritroverà catapultata
nel 2063, alla vigilia del primo contatto tra Umani e Vulcaniani.
Ho trovato il film molto avvincente: la nuova Enterprise,
che va a sostituire quella che abbiamo avuto modo di vedere per sette stagioni
e in Star Trek: Generazioni, è davvero spettacolare nel design e
nel concept. Per quanto io non apprezzi particolarmente i viaggi nel
tempo, ho trovato l’idea particolarmente ‘calzante’ in questo contesto. I Borg
continuano a essere, a mio avviso, una trovata di stile da parte degli autori
di Star Trek, che hanno ideato uno degli incubi ricorrenti della me
adolescente.
Nonostante io abbia visto e rivisto il film diverse volte,
soprattutto recentemente, alcuni passaggi hanno ancora il potere di farmi
ridere (o di farmi salire l’ansia, a seconda del fotogramma). Riker che
punzecchia Worf in merito alla Defiant o alle sue abilità di ufficiale
tattico mi fanno sempre pensare che il Klingon, anziché cercare di
controllarsi, gli salti alla gola; i Borg, che chiamano a sé Locutus, sono
ansiogeni esattamente come lo sono stati la prima volta che li ho visti.
Se ancora vi dovessero mancare i film relativi a The Next
Generation, non perdete tempo e mettetevi in pari (soprattutto, mettetevi
in pari con Primo Contatto).
🚨ATTENZIONE🚨:
non sono una esperta di cinema, il che implica che non abbia modo di esprimere
opinioni ‘di peso’ sulla regia, la fotografia e tutto quello che riguarda
l’ambito. Posso esprimere il mio gusto personale e quella che è semplicemente
una mia opinione in merito alla storia e a come viene resa sullo schermo, ma
non può essere e non è una critica ‘ragionata’.
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