[RECENSIONE] THE ROOT OF ALL RAGE (STAR TREK: PROMETHEUS #2) - C. HUMBERG & B. PERPLIES

The Root of All Rage è il volume centrale della trilogia di Star Trek: Prometheus, uscita originariamente in lingua tedesca con il titolo Der Ursprung allen Zorns, scritta dagli autori Christian Humberg e Bernd Perplies. Il libro e la trilogia sono ambientati nel 2385, dopo l'assassinio del Presidente della Federazione Unita dei Pianeti Nanietta Bacco presso Deep Space 9.

📚DALLA QUARTA DI COPERTINA📚

Nell'Ammasso di Lembatta, un'inquietante regione dello spazio ai confini della Federazione, cresce un male pericoloso: fanatici seguaci dell'"Armonia delle Sfere", che si fanno chiamare "la Fiamma Purificatrice", invocano una guerra totale contro i regni corrotti dei Quadranti Alfa e Beta, sostenendo come i malsani desideri espansionistici di Umani, Klingon e altre nazioni devono essere fermati, con qualsiasi mezzo.

L'equipaggio disperato della U.S.S. Prometheus deve risolvere questa crisi diplomatica e militare, affiancati dalla IKS Bortas. Qui, il Capitano Richard Adams e i suoi uomini non combattono solo con gli ostili Renao, ma anche con i bellicosi Klingon, guidati dal vanaglorioso capitano della Bortas, l'ex nave ammiraglia del defunto Cancelliere Gowron, che è stata inviata dall'Alto Consiglio Klingon per risolvere il problema - nel modo più difficile...

👀OPINIONE PERSONALE👀

Il romanzo riprende qualche giorno dopo la conclusione del precedente, intitolato Fire with Fire, quando la Prometheus e la Bortas lasciano il pianeta di Onferin per dirigersi più in profondità nell'Ammasso di Lembatta, verso Xenehem e gli altri pianeti del sistema Renao.

Anche in questo contesto, direi che il difetto maggiore del romanzo consista nella traduzione più che nella storia in sé, nonostante rispetto al precedente ho notato molto di meno le forzature intrinseche al passaggio da una lingua (quella tedesca) a un'altra (quella inglese).

Per quanto riguarda strettamente la trama, invece, scorre piuttosto veloce: il libro si legge piuttosto bene e piuttosto in fretta, scorrendo facilmente e permettendo di inquadrare ancora meglio la situazione tragica in cui la Prometheus e la Bortas si trovano. Non solo: ci viene fornito anche il punto di vista di Qono'S e della Terra, dove gli animi iniziano a scaldarsi a causa dei continui atti terroristici contro i vari avamposti federali e Klingon.
Sarà grazie all'intervento del Comandante Worf, appartenente alla casata del Cancelliere Martok, che i Klingon concederanno cento ore standard alla Federazione per risolvere il problema "diplomaticamente" la situazione, prima che la flottiglia imperiale ammassata sul confine venga sguinzagliata contro tutti i Renao.

Nel complesso non mi è dispiaciuto, nonostante lo si possa considerare come il classico romanzo di passaggio tra il libro iniziale, che deve offrire le premesse delle vicende e proporre i vari protagonisti, e il romanzo conclusivo, dove effettivamente le fila vengono tirate e si giunge a una conclusione concreta. Non posso dire, quindi, che mi sia dispiaciuto: nel complesso ottiene una sufficienza piena.

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