[RECENSIONE] DIETRO LE LINEE DEL NEMICO (LA GUERRA DEL DOMINIO #1) - JOHN VORNHOLT

Dietro le linee del nemico (in inglese Behind Enemy Lines) è il primo romanzo della tetralogia dedicata a La Guerra del Dominio, composta da quattro volumi ambientati durante la Guerra contro il Dominio (nello specifico tra il 2373 e il 2374), introdotta in Star Trek: Deep Space Nine. Assieme al romanzo Il tunnel tra le stelle (in inglese Tunnel Through the Stars) si concentra sull'equipaggio della U.S.S. Enterprise (NCC-1701-E) ed è scritto dall'autore americano John Vornholt, venendo pubblicato nel novembre 1998.

📚DALLA QUARTA DI COPERTINA📚

L'Enterprise-E sta pattugliando il confine cardassiano, cercando di rafforzare la linea di difesa in attesa dell'offensiva dominio-cardassiana che la Flotta Stellare sa imminente, quando il Capitano Jean-Luc Picard e il suo equipaggio si riuniscono con un'ex compagna, amica e nemica allo stesso tempo: Ro Laren. L'ufficiale, che disertò dalla Flotta Stellare per unirsi ai ribelli Maquis, porta con sé sconvolgenti notizie. Nel profondo delle linee nemiche, il Dominio sta cercando di costruire un tunnel spaziale artificiale che altererà irrimediabilmente l'equilibrio delle forze in campo. Se il Capitano Picard non riuscirà a fermare il progetto, il nuovo tunnel spaziale garantirà la vittoria definitiva del Dominio.

👀OPINIONE PERSONALE👀

Nel complesso ho apprezzato il lavoro di scrittura dell'autore, John Vornholt, di cui avevo letto, in passato, i romanzi legati alla serie A Time to..., sebbene io abbia trovato quelle che per me sembrino delle forzature, forse eccessive.

L'elemento che, probabilmente, reputo essere la forzatura maggiore è proprio il plot twist che spinge i nostri protagonisti a infiltrarsi tra le linee nemiche, quindi la realizzazione di un tunnel spaziale artificiale che permetta ai Fondatori e al Dominio di collegare il Quadrante Gamma al Quadrante Alfa senza necessità di forzare il blocco di mine dormienti predisposte a difesa del Tempio Celeste da Sisko e i suoi prima di essere costretti ad abbandonar Deep Space 9 in mano nemica.

Per carità, nel romanzo viene giustificato con alcuni semplici espedienti: le quasi infinite risorse a disposizione del Dominio; il collaborazionismo di uno scienziato Trill non unito, preso prigioniero a bordo di Deep Space 9, più interessato al proprio lavoro e ai propri successi che alla guerra o all'eventuale vincitore, anche se questo volesse dire che la Federazione venisse completamente annientata; gli studi precedentemente condotti sul Tempio Celeste, il tunnel Bajoriano, dalla Dottoressa Lenara Kahn e alcuni suoi colleghi, a bordo di DS9. Non è un qualcosa che nella lore di Star Trek non si possa pensare di fare, semplicemente a me pare sia un espediente forse troppo abusato.

Ma a parte le impressioni che io possa o meno avere in merito, il libro mi ha assorbita al punto tale che l'ho iniziato e finito nel giro di appena un giorno, a testimonianza di come mi sia appassionata molto alla lettura (e anche, per una volta, alla traduzione italiana fornita da Fanucci). In attesa di leggere e recensire gli altri romanzi della serie, vi auguro buona lettura nel caso decideste di riprendere in mano (o farlo per la prima volta) questo e gli altri libri de La Guerra del Dominio.

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