[RECENSIONE] STAR TREK: RESURGENCE - MINISERIE A FUMETTI - #2 (DI 5)

IDW Publishing pubblica il 14 dicembre 2022 un nuovo numero della miniserie a fumetti Star Trek: Resurgence. Si tratta della seconda uscita di cinque che andranno a costituire il prequel del gioco di avventura narrativa omonimo realizzato dalla Dramatic Lab, in arrivo su PC e console nell'aprile 2023.

Il gioco è ambientato nel 24° secolo, dopo gli eventi narrati in Star Trek: La Nemesi, a bordo della U.S.S. Resolute. I fumetti introducono la nave e i personaggi principali, insieme ad alcuni retroscena di quanto si potrà giocare sugli schermi. La miniserie è stata scritta dagli stessi sceneggiatori del gioco Andrew Grant e Dan Martin, i disegni sono di Josh Hood (che ha lavorato a Avatar: The Next Shadow e Star Trek: Mirror Broken).

Mentre il primo numero (potete leggerne la recensione CLICCANDO QUI) ha uno stampo decisamente introduttivo, e si dedica a presentare i personaggi, la nave stellare e gli antagonisti, il secondo entra direttamente nel vivo dell’azione, ma prima di ricollegarsi agli eventi lasciati in sospeso nell’albo precedente, ci riporta ai tempi della quarta stagione di Star Trek: The Next Generation con un flashback: Geordi LaForge discute con la dottoressa Leah Brahms sul ponte ologrammi dell’Enterprise-D. L’argomento principale è la realizzazione di un nuovo innovativo motore a curvatura, alimentato da un particolare e raro tipo di dilitio che la Federazione non accetterà mai di procurare a causa dei troppi rischi connessi.

In un attimo siamo catapultati in un universo che ben conosciamo, la sensazione è quella di sentirsi “a casa” tra situazioni e personaggi a cui siamo affezionati. Questa capacità di rievocare ambienti e famigliarità era già emersa nel primo numero, ed è una abilità che indubbiamente i due autori sanno sfruttare al meglio, supportati da un disegno molto pulito e capace di catturare efficacemente espressioni e tratti dei personaggi, anche quelli a noi già noti.

Dopo il breve flashback ci troviamo nello spazio talariano dove, nonostante le premesse del primo numero, il confronto tra il Capitano Solano della Resolute e il Capitano Jono Endar della Milizia Talariana prende una piega diplomatica, al punto che il Capitano e il Primo Ufficiale accettano di salire a bordo della nave aliena. Le trattative si fanno però più difficili quando un altro capitano delle forze aliene si unisce al confronto, dimostrando una predisposizione alla battaglia molto più marcata.

Fatti infine prigionieri, gli ufficiali dell Flotta riescono a liberarsi grazie all’intervento dell’equipaggio della loro nave e, durante la fuga, si trovano davanti a prototipo di una nave stellare che unisce l'architettura federale con quella talariana e sembra essere dotata di un motore a curvatura basato sugli studi della dottoressa Brahms. Ma ciò che sorprende del tutto gli uomini della Resolute, è lo scoprire che proprio Leah Brahms, la scienziata che loro stavano cercando di salvare, è in realtà ospite volontaria degli alieni, che le hanno dato modo e strumenti per condurre i propri studi.

Questo secondo numero riesce a presentare in maniera molto efficace le dinamiche tra i vari personaggi, in particolar modo quelle tra i veri membri dell’equipaggio di plancia della Resolute. L’impressione che se ne trae è che davvero si sia davanti a un equipaggio rodato e affiatato, cosa non facile da rendere nelle poche pagine del fumetto e senza un background come quello fornito da anni di serie televisive.

La struttura narrativa sfrutta dei meccanismi consolidati, presentando un ribaltamento della situazione nelle prime pagine del fumetto, spiazzando il lettore in quanto si trova ad avere a che fare con qualcosa di diverso da quanto si aspetti (in questo caso il primo numero ci prometteva uno scontro a fuoco e, invece, almeno nelle prime pagine del secondo volume, ci troviamo con una iniziativa diplomatica). Sul finale ci troviamo davanti a un abile cliffhanger che, anche in questo caso, ribalta quanto siamo stati indotti ad aspettarci (la dottoressa Brahms non è prigioniera ma volontaria nelle mani dei Talariani). L’effetto complessivo è soddisfacente, ed è in grado di sostenere la curiosità per il numero successivo. Ancora una volta l’attesa di un mese, in questo caso per il terzo numero, sarà decisamente troppo lunga!

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