[RECENSIONE] FIRE ON HIGH (STAR TREK: NEW FRONTIER #6) - PETER DAVID

Fire on High è il sesto libro della serie Star Trek: New Frontier, scritto da Peter David e pubblicato dalla Pocket Books, sussidiaria della Simon & Schuster, ad aprile 1998. Al proprio interno sono narrate le vicende che vanno a concludere quanto aperto con il romanzo precedente, Martyr.

📚DALLA QUARTA DI COPERTINA📚

La madre del tenente Robin Lefler è morta dieci anni prima, nell'esplosione di una navetta spaziale. Quindi la donna tenuta prigioniera in un pianeta all'interno del Settore 221-G, nei territori di quello che un tempo era l'Impero Thalloniano, è davvero lei? Se sì, qual è il suo legame con la misteriosa donna che impugna un'arma in grado di distruggere interi mondi?

Con la vita di miliardi di persone in gioco, Robin Lefler, il Capitano Calhoun e l'equipaggio della U.S.S. Excalibur devono trovare le risposte prima che il tempo a loro disposizione finisca, così come quello dei resti dell'Impero Thalloniano, un tempo grande e potente.

👀RECENSIONE - IL PESO DEI SEGRETI E DELL'IMMORTALITÀ👀

Nonostante il tema dell'immortale stanco di veder morire chi ama sia un cliché ricorrente nella fantascienza, devo ammettere che in questo romanzo viene declinato in modo decisamente interessante. Al centro della narrazione troviamo l'approfondimento del passato del Tenente Robin Lefler, un volto che i fan ricordano a bordo dell'Enterprise-D e che ora ritroviamo come ufficiale operativo sulla Excalibur del Capitano Calhoun.

Il cuore del libro riprende il potente colpo di scena che aveva chiuso il volume precedente, Martyr: la comparsa di una donna che il Tenente Lefler riconosce come la madre che credeva morta da anni. La sua storia personale era segnata dal dolore: convinta di aver perso entrambi i genitori a causa di un tragico incidente, Robin deve ora rielaborare l'intera sua esistenza.

Ho trovato gestita magistralmente la reazione della protagonista a questa rivelazione. Il trauma non deriva solo dal ritorno della madre, ma dalla realizzazione di quanto le sia stato tenuto nascosto, a partire dalla natura immortale della genitrice. Le bugie e la messa in scena della sua morte — orchestrate per non assistere al lento declino del marito e della figlia — mettono profondamente in crisi Robin, scatenando sentimenti contrastanti verso la donna che le ha dato la vita.

Peter David, però, non si limita al dramma familiare. Le vicende si intrecciano con il mistero dei Prometeani (Prometheans nell'originale inglese), una specie aliena antichissima che Morgan (questo il nome della madre di Lefler) stava cercando prima di cadere prigioniera dei Momidiani nel Settore 221-G, una volta inscenata la propria morte.

Ci sarebbe ancora moltissimo da dire, ma preferisco lasciare il piacere della scoperta a voi lettori. È un'opera che merita davvero, presentata con un'eleganza che riesce a far dialogare perfettamente personaggi storici e volti nuovi. La cura narrativa è tale che il dittico formato da Martyr e Fire on High potrebbe tranquillamente essere trasposto sul piccolo schermo come un intenso doppio episodio televisivo.

In attesa delle prossime recensioni, vi auguro una buona lettura!

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