[RECENSIONE] Il Tesoro di Dujonian (La Tavola del Capitano #2) - Michael Jan Friedman

Il Tesoro di Dujonian è il secondo volume della raccolta conosciuta come La Tavola del Capitano, pubblicato in lingua originale dalla Pocket Books (sussidiaria della Simon&Schuster) nel 1998 con il titolo Dujonian's Hoard. In Italia arriva l'anno successivo, nel 1999, edito da Fanucci Editore, grazie alla traduzione di Flora Staglianò e la supervisione dello STIC.

📚DALLA QUARTA DI COPERTINA📚

Per più di duecento anni, archeologi e cacciatori di tesori hanno sognato il leggendario Tesoro di Dujonian, costituito da reperti storici senza prezzo che possono contenere una tecnologia in grado di spostare l'equilibrio del potere galattico. Il tesoro sembrava solo un sogno... finché un ex ufficiale della Flotta Stellare ne va alla ricerca e scompare.

Adesso, tutti cercano Richard Brant: i Romulani, i Cardassiani, un'enigmatica donna capitano di una nave stellare, e anche Worf e il Capitano Picard, che vanno, sotto massima copertura, in missione segreta per conto della Flotta Stellare a salvare l'ex ufficiale, se ancora vivo...

👀OPINIONE PERSONALE👀

«Esiste un bar conosciuto come La Tavola del Capitano in cui coloro che hanno comandato potenti vascelli di ogni forma ed epoca si possono incontrare e rilassare, bevendo amichevolmente con altri del loro stesso grado.»

Il Tesoro di Dujonian è stato il quarto romanzo appartenente alla raccolta de La Tavola del Capitano che mi è capitato sotto mano e che ho approfittato di leggere, curiosa di vedere in quale avventura si sarebbe imbarcato il Capitano Jean-Luc Picard, protagonista di questo romanzo.
Il personaggio di Jean-Luc Picard si inserisce tra quelli che ho apprezzato di più, all’interno del franchise di Star Trek, andando ad affiancare, tra gli altri, il Capitano Janeway, che vediamo in Star Trek: Voyager (QUA la recensione per La Nave di Fuoco, mentre QUA quella per Umiliazione, con protagonista Mackenzie Calhoun). Devo ammettere che questo racconto mi ha sorpreso, e parecchio, in positivo (a differenza del sopracitato romanzo relativo a Janeway), in quanto trovo rispecchi in toto il personaggio che è Picard, reso coerente a quanto mostrato sul piccolo e grande schermo.

Tramite la voce del Capitano dell’Enterprise, ci si immerge nella ricerca del fantomatico tesoro di Dujonian, composto da reperti storici di un certo rilievo – andando a scatenare l’inarrestabile curiosità per l’archeologia e l’antico intrinseca al nostro personaggio, che più volte si è reso protagonista di avventure simili anche durante la messa in onda di The Next Generation. E non è difficile, a mio avviso, riscontrare la personalità di Picard all’interno di queste vicende, perché è lì, a fare capolino tra le righe come se lo si vedesse in TV.
Non poteva mancare, in un racconto di questo tipo, una componente romantica, nonostante non sia particolarmente accentuata: il nostro Jean-Luc Picard, infatti, non può che interessarsi di Abby la Rossa, sorella dell’ex-ufficiale della Flotta Stellare al quale il nostro Capitano, affiancato dal Tenente Worf, è stato inviato a togliere le castagne dal fuoco e cercare di portare in salvo.

Con una narrativa avvincente e sempre sul pezzo, l'autore di questo volume (Michael Jan Friedman) si attesta senza dubbio tra i miei scrittori preferiti in ambito trekker, assieme al sempre presente David Mack (che io considero essere uno dei migliori, se non il migliore, in tema).

Consiglio assolutamente la lettura di questo romanzo, assieme a quella degli altri volumi appartenenti alla serie in questione.
Nel caso lo aveste già letto, non dimenticatevi di lasciare la vostra opinione all'interno del box commenti che troverete al fondo dell'articolo: sono curiosa di sapere cosa ne pensiate, le vostre opinioni e quali aspetti abbiate preferito ad altri.

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