[RECENSIONE] CHIAMATA ALLE ARMI (LA GUERRA DEL DOMINIO #2) - DIANE CAREY

Chiamata alle armi (in inglese Call to Arms) è il secondo romanzo della tetralogia dedicata a La Guerra del Dominio, composta da quattro volumi ambientati durante la Guerra contro il Dominio (nello specifico tra il 2373 e il 2374), introdotta in Star Trek: Deep Space Nine. Assieme al romanzo Il Sacrificio degli Angeli (in inglese Sacrifice of Angels) si concentra sull'equipaggio di Deep Space 9 e della U.S.S. Defiant (NX-74205) ed è stato scritto dall'autrice americana Diane Carey, venendo pubblicato nell'ottobre 1998.

📚DALLA QUARTA DI COPERTINA📚

La guerra tra Federazione e l'Impero Klingon da un lato e il Dominio e i Cardassiani dall'altro è cominciata, e la stazione spaziale di Deep Space 9 è sotto assedio. Il Capitano Sisko e l'equipaggio della U.S.S. Defiant devono trovare il modo di chiudere il tunnel spaziale verso il Quadrante Gamma, per evitare l'arrivo di rinforzi del Dominio che porterebbero alla sconfitta finale. Poi dovranno evacuare la stazione, che torna sotto il comando di Gul Dukat. Kira e Odo sono costretti a rimanere a bordo, in virtù di un trattato concluso tra il Dominio e Bajor.

La guerra è ormai totale... e perderla significherebbe diventare schiavi del Dominio.

👀OPINIONE PERSONALE👀

A differenza del romanzo precedente, intitolato Dietro le linee del nemico (in inglese, Behind Enemy Lines), questo libro si basa su episodi televisivi di Star Trek: Deep Space Nine che, all'epoca della pubblicazione anche in Italia, nel nostro Paese erano inediti.

L'autrice, di cui si è recensito il primo romanzo della serie Star Trek: Invasione! (Primo Attacco, ambientato durante la Serie Classica) e uno dei volumi appartenenti a La Tavola del Capitano (La Nave di Fuoco, narrato dal punto di vista del Capitano Janeway), riesce a riprendere perfettamente le fila delle puntate a cui fa riferimento, confezionando un racconto coerente con le vicende mostrate sul piccolo schermo.

La cosa davvero interessante riguarda la presenza di alcuni retroscena non mostrati sul piccolo schermo, che permettono di amalgamare ancora meglio le vicende che ci vengono narrate: il Capitano Sisko, ufficiale comandante sia della Defiant che dell’ormai persa Deep Space 9, le prova tutte nel tentativo di capovolgere le sorti della guerra, pesantemente a sfavore della Federazione e dei suoi alleati, anche chiamando qualche vecchio favore, dimenticato nelle pieghe del tempo, nella speranza di riuscire nell’intento e nello sferrare qualche controffensiva di peso ai danni del Dominio e dei Cardassiani.

A differenza dei due romanzi dell’autrice precedentemente letti e recensiti (la recensione a La nave di fuoco risale a settembre 2022, mentre quella a Primo Attacco a novembre 2022), ho gradito molto di più questo racconto, che ho trovato nella sua costruzione assai più coerente, sia nella struttura che nella rappresentazione dei vari protagonisti che nella narrazione complessiva (più attinenti e, soprattutto, coerenti con quanto visto anche sul piccolo schermo). A suo vantaggio gioca, sicuramente, il fatto che il tutto sia stato ampiamente basato e derivato, in quanto ‘novelizzazione’, da alcune delle puntate della serie televisiva a cui fa riferimento (quindi Deep Space Nine), quali Chiamata alle armi (in inglese Call to Arms), Il momento di resistere (in inglese A Time to Stand), Figli (in inglese Sons and Daughters), Asperità e ingiustizie (in inglese Rock and Shoals), Dietro le linee (in inglese Behind the Lines), Aiuta gli audaci (in inglese Favor the Bold) e Il Sacrificio degli Angeli (in inglese Sacrifice of Angels).

Nel complesso, sono rimasta soddisfatta anche da questo capitolo de La Guerra del Dominio e, onestamente, non vedo l’ora di leggere anche gli altri due: promosso a pieni voti.

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