[RECENSIONE] - OMNIBUS (STAR TREK: NEW FRONTIER #1-#4) - PETER DAVID

Star Trek: New Frontier è una serie di romanzi ideata da John J. Ordover e realizzata dallo scrittore americano Peter David, tra le altre cose autore della duologia Imzadi Forever. Tra il 1997 e il 2015 sono stati pubblicati ben 25 romanzi, che vanno a legarsi anche a quanto accaduto all'interno delle serie e dei romanzi di The Next Generation, Deep Space Nine e Voyager.

In origine, mi ero ripromessa avrei scritto una recensione per ogni singolo volume presente all'interno della serie conosciuta come New Frontier, ma mi sono resa poi conto di quanto risultasse essere un'impresa quanto meno interessante. Interessante in particolar modo per quanto riguarda i primi quattro volumi (due dei quali hanno un loro spazio dedicato all'interno del blog): House of Cards, Into the Void, The Two-Front War e Endgame.

Perché, mi chiederete voi? Potrei ironizzare sul fatto che io sia una persona pigra, ma in realtà non è affatto così. Nel caso specifico di questo omnibus (che raccoglie, al proprio interno, i primi quattro 'romanzi' dedicati a New Frontier) rende un'idea migliore recensire il tutto una volta sola, con le quattro parti che lo compongono trattate all'interno dello stesso articolo. Questo perché, a differenza poi delle pubblicazioni successive (a partire da Martyr, ufficialmente il quinto volume della serie, ma il primo a essere pubblicato come romanzo a tutto tondo), i primi quattro titoli di New Frontier vengono pubblicati come novallae o short-stories, come se fossero quattro parti di un unico volume, solo pubblicate separatamente.

All'interno della prima novella, House of Cards (in italiano il titolo è stato tradotto come Il castello di carte), ci vengono presentate alcune delle figure che saranno poi protagoniste o co-protagoniste della serie narrativa di New Frontier. La prima persona che ci viene presentata è quella dello xenexiano M'k'n'zy di Calhoun (successivamente conosciuto come Mackenzie Calhoun), nemmeno ventenne, durante la sua personale lotta contro gli oppressori del proprio popolo. Subito dopo di lui, vengono introdotti il Tenente Soleta, ufficiale scientifico il cui passato nasconde una discendenza romulana, e il thalloniano Si Cwan (che successivamente si unirà all'equipaggio dell'Excalibur come 'Ambasciatore'). Infine incontriamo una vecchia conoscenza: la vulcaniana Selar, ufficiale appartenente allo staff medico dell'Enterprise-D sotto la Dottoressa Crusher, la quale assiste, durante il pon farr, alla morte per infarto del proprio partner (cosa che la traumatizzerà a sufficienza da renderla ancora più distaccata rispetto agli altri vulcaniani).

La seconda novella, Into the Void, presenta alcune facce già note (alcune delle quali anche presenti all'interno del romanzo precedente, come il Capitano Jean-Luc Picard), affiancate a nuovi personaggi. Vediamo quindi il formarsi dello staff di comando della U.S.S. Excalibur, che verrà assegnata al Capitano Mackenzie Calhoun, con Elisabeth Shelby come suo primo ufficiale, in barba a quanto voluto dall'ormai ammiraglio Edward Jellico.

La prima parte del racconto vede unirsi all'equipaggio di Calhoun non solo gli ultimi ufficiali, ma anche l'ormai decaduto Si Cwan, desideroso di tornare a tutti i costi nel Settore 221-G e offrendosi di fare da mediatore durante la missione dell'Excalibur.

Nella seconda parte del racconto, l'Excalibur risponde a una richiesta di soccorso da parte di una nave cargo (trasformatasi momentaneamente in un trasporto rifugiati) danneggiata durante uno scontro a fuoco tra due fazioni sconosciute. Allo stesso tempo, il Tenente Zak Kebron (il Capo della Sicurezza) e Si Cwan vengono autorizzati da Calhoun a prendere uno shuttle per rispondere a un'altra richiesta di soccorso, questa volta proveniente da una nave thalloniana tra i cui passeggeri sembra esservi la sorella dello stesso Si Cwan.

All'interno della terza, The Two-Front War, si evolvono in maniera diretta le vicende della novella precedente: l'Excalibur trasporta il proprio carico di civili verso il pianeta Nelkar, i cui rappresentanti avrebbero offerto loro rifugio - salvo poi scoprire che non tutto è come sembra.

Si Cwan e Zak Kebron vengono, invece, attaccati proprio dal vascello verso il quale si sono diretti, venendo costretti a teletrasportarsi a bordo per evitare di morire. Inizia così una 'guerra su due fronti': da una parte, Calhoun e l'Excalibur si ritrovano costretti ad affrontare una situazione particolarmente difficile con i Nelkariani (disponibili ad accogliere i rifugiati trasportati dal vascello federale solo in cambio di un pagamento cospicuo, pena la morte di quegli stessi civili appena accolti sul loro pianeta, ora diventati ostaggi); dall'altra, Si Cwan e Zak Kebron si ritrovano a lottare per la propria sopravvivenza.

Nella quarta, intitolata End Game, tutti i nodi vengono finalmente al pettine. Il Capitano Calhoun e l'equipaggio dell'Excalibur riescono a mettere una fine alle macchinazioni del governo nelkarita, garantendo agli ostaggi la pace e la sicurezza che andavano cercando, prima di dirigersi verso le ultime coordinate fornitegli da Zak Kebron e Si Cwan.

Nel mentre, il Brilkar e il Thalloniano, dopo quanto accaduto con il vascello che avrebbero dovuto soccorrere, si ritrovano prigionieri dei Thalloniani. Quando l'Excalibur finalmente arriverà, il Capitano Calhoun si ritroverà ad affrontare non solo il fratello (con cui ha un rapporto piuttosto burrascoso), ma anche una sua vecchia conoscenza, un Danteri figlio di un soldato che lo stesso Calhoun aveva ucciso quasi vent'anni prima, durante la rivolta del proprio popolo al dominio Danteri.

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Ammetto candidamente che, in un primo momento, sono rimasta spiazzata dall'impostazione di questi romanzi, anche perché mi aspettavo prodotti che iniziassero e finissero all'interno dell'oggetto che avevo in mano, non che la storia si dipanasse su quattro volumi (considerati ciascuno una novella, più che un romanzo vero e proprio).

In queste quattro pubblicazioni, Peter David si prende i suoi tempi, narrando il tutto con la giusta calma e presentandoci quindi il tutto come se fosse un doppio episodio pilota, mostrandoci i protagonisti con colpi ben delineati e rimanendo coerente con quei personaggi che abbiamo già avuto modo di vedere sul piccolo schermo (come Jean-Luc Picard, Edward Jellico ed Elizabeth Shelby).

Interessante, anche se probabilmente un po' fuori dagli schemi, Mackenzie Calhoun, l'ufficiale comandante della U.S.S. Excalilbur, poco abituato a rientrare nei rigidi schemi forzatamente impostati dalla Flotta Stellare e sempre pronto a dare filo da torcere al suo ufficiale esecutivo, il Comandante Shelby, più prona a obbedire ai regolamenti.

Interessante, a mio avviso, anche il personaggio del Capo Ingegnere, Burgoyne 172, un Hermat - specie aliena caratterizzata dall'essere ermafrodita e con un articolato linguaggio che include il loro avere sia due sessi, sia due generi (hanno un arco vitale molto più breve rispetto a quello di altri popoli visti in Star Trek, una quarantina di anni umani al massimo).

Se volete leggere qualcosa che sia Star Trek, ma che vada oltre i personaggi delle serie televisive, sicuramente New Frontier fa per voi.

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