[RECENSIONE] STAR TREK: RESURGENCE - MINISERIE A FUMETTI - #4 (DI 5)


IDW Publishing pubblica il 15 febbraio 2023 il quarto numero della miniserie a fumetti Star Trek: Resurgence. Siamo al penultimo albo del prequel fumettistico del gioco di avventura narrativa omonimo realizzato dalla Dramatic Lab, in arrivo su PC e console tra alcuni mesi. Il gioco sarà ambientato subito dopo gli eventi narrati in Star Trek: La Nemesi, a bordo della U.S.S. Resolute, nave di classe Centaur, e il giocatore ne interpreterà il Primo Ufficiale. In questo episodio gli eventi precipitano e anche quando i più audaci azzardi sembrano favorire l'equipaggio della Resolute, il tracollo è in agguato. In uno spasmodico “su e giù” di tensione e rilassamento, in un attimo si arriva alle ultime tavole, a un passo dal gran finale.

Come per i precedenti tre numeri, anche questo è stato scritto dagli stessi sceneggiatori del gioco Andrew Grant e Dan Martin, e i disegni sono sempre di Josh Hood che, con questo albo, offre delle immagini ampie e dettagliate degli interni della nave stellare, come prima non aveva mai fatto, ingolosendo non poco il lettore (specialmente se appassionato di design “spaziale”).

Dopo un primo numero molto didascalico e introduttivo (potete leggerne la recensione CLICCANDO QUI), un secondo che entra nel vivo dell’azione (trovate la recensione CLICCANDO QUI) e un terzo che amplia il respiro dell’ambientazione e cambia le carte in tavola (QUI la recensione), il quarto albo cementa i conflitti tra i personaggi e ci offre uno spaccato di vita marziale a bordo della nave stellare, senza dimenticare che la situazione che i nostri eroi stanno vivendo è una vera e propria corsa per la salvezza contro il tempo.

Quella che doveva essere un'operazione segreta (infiltrarsi nello spazio talariano, localizzare e recuperare la dottoressa Leah Brahms, esperta di curvatura della Federazione, e uscirne senza scatenare una guerra) si è rivelata essere una missione impossibile. Inizialmente l'equipaggio della U.S.S. Resolute scopre che la dottoressa Brahms non era stata rapita dai Talariani, bensì stava collaborando con loro su una nuova e pericolosa tecnologia. Catturato dai Talariani e con la distruzione come unica alternativa, il Capitano Solano è così costretto a un pericoloso accordo: salvare il suo equipaggio e la sua nave usando la Resolute per testare un nucleo di curvatura instabile.

Alle spalle del suo capitano, il Primo Ufficiale Sutherland organizza una fuga dalle grinfie dei Talariani prima che l'esperimento venga completato, rasentando l’insubordinazione. Ma forse è proprio il Capitano Solano ad aver perso di vista il bene del suo equipaggio e della sua nave, accecato dal desiderio di portare a termine proprio quel progetto che Leah Brahms aveva iniziato con lui anni prima e poi abbandonato. Ora la Resolute è in fuga, senza propulsione a curvatura, e con le navi da guerra talariane che guadagnano terreno.

A differenza dei precedenti tre albi, questo numero non inizia con un flashback. Siamo proiettati nel bel mezzo dell’azione lasciata in sospeso con il terzo albo e non c’è tempo per ricordi e per la nostalgia di personaggi visti sul piccolo e grande schermo.

Siamo sul ponte di comando della Resolute e l’operazione del Comandante Sutherland per allontanare i Talariani dalla nave, che aveva caratterizzato il terzo albo, è ora messa in discussione dal Capitano. Questi accusa il Primo Ufficiale di non averlo sostenuto e di averlo messo in cattiva luce con il suo equipaggio, mentre il Comandante Sutherland la vede come se gli avesse coperto le spalle e avesse fatto ciò che era necessario. Tuttavia i due devono arrivare a un compromesso, ed è proprio la Dottoressa Brahms ad aiutarli in tal senso. Messi da parte i rancori, bisogna far funzionare la propulsione a curvatura  della nave, e ognuno fa la sua parte diligentemente, come ci si aspetta da un buon equipaggio della Flotta Stellare. Con l’aiuto proprio della scienziata che, a sua volta, mette da parte il proprio orgoglio e offre ogni supporto e competenza possibile per mettere in funzione il prototipo di motore a curvatura da lei creato, l’operazione sembra avere successo, ma solo per il tempo necessario per garantire la fuga dagli inseguitori. Un successivo collasso dei sistemi di bordo obbliga il Primo Ufficiale a mettere a rischio la propria vita al posto di quella del Capitano per evitare che la nave deflagri.

Nel frattempo i Talariani, a cui viene dedicato relativamente poco spazio in questo albo, vivono un analogo conflitto interno: il Comandante Hektar, come abbiamo già visto in precedenza, si accanisce contro gli avversari; Jono Endar, invece sembra voler aiutare i Federali a fuggire, mettendosi tra la nave di Hektar e la Resolute. Entrambi sembrano voler recuperare il motore sperimentale, solo che Jono non vuole che questo porti a una guerra con la Federazione.

L’albo in sé ha molti pregi. I personaggi principali vivono una ulteriore crescita e sviluppo, dal lato dei Federali emerge, dopo il conflitto interno, lo spirito di unione e condivisione che abbiamo apprezzato in tanti anni di Star Trek, il lato “buono” di ognuno di loro si fa avanti non tradendo le aspettative che si ripongono in un equipaggio della Flotta Stellare. Dal punto di vista grafico la resa degli ambienti interni della nave è stupefacente, aiutata anche da illustrazioni sviluppate in orizzontale su due pagine.

Nel complesso, si tratta di un ottimo numero che evolve molto la storia e porta a un passo dalla sua risoluzione. Lasciamo la Resolute danneggiata, incapace di muoversi e di inviare un segnale alla Flotta Stellare. Sutherland e un altro ufficiale parlano di ottenere un proprio comando, prima di essere coinvolti in un'esplosione di plasma. Con questo disperato cliffhanger rimaniamo in attesa dell’ultimo numero di questa miniserie.

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